Cos’è e a cosa serve?
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 prodotto da BioNTech/Pfizer è un vaccino destinato a prevenire la malattia da Coronavirus 19 in soggetti di età pari o superiore a 16.
Si tratta di un vaccino a RNA messaggero che stimola la produzione di una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile del COVID-19.
IL VACCINO NON CONTIENE IL VIRUS E NON Può PROVOCARE LA MALATTIA!
Come agisce?
I SARS-CoV-2 infettano le persone usando una proteina di superficie denominata proteina Spike, che permette la riproduzione dei virus nelle cellule fungendo da “chiave” di accesso, e permettendogli di riprodurgli.
Il vaccino COVID-19 è un vaccino a mRNA che stimola la produzione di questa proteina Spike; le molecole di mRNA sono inserite in una vescicola lipidica che permette l’ingresso dell’mRNA nelle cellule. Una volta iniettato, l’mRNA è assorbito dalle cellule e avvia la produzione delle proteine Spike, che a loro volta stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici.
Chi è vaccinato, se viene esposto al contagio, produce anticorpi che riconoscono e bloccano le proteine Spike impedendone l’accesso nelle cellule e la loro replicazione.
Come viene somministrato?
Viene somministrato in due iniezioni nel muscolo della parte superiore del braccio a distanza di almeno 21 giorni l’uno dall’altra.
L’mRna del vaccino non rimane nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione.
Cosa contiene?
Contiene un RNA messaggero che non può propagare se stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi di antigeni del virus SARS-CoV-2 (che esso stesso codifica). Gli antigeni S del virus stimolano la risposta anticorpale della persona vaccinata con produzione di anticorpi neutralizzanti. L’RNA messaggero è racchiuso in liposomi formati da ALC-0315 ((4idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) e ALC-0159 (2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide). ALC-0315 e ALC-0159 sono lipidi sintetici che contribuiscono a formare le vescicole che veicolano il vaccino. Il vaccino contiene inoltre altri eccipienti:
- 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine
- colesterolo
- potassio cloruro
- potassio diidrogeno fosfato
- Sodio cloruro
- Fosfato disodico diidrato
- saccarosio
- acqua per preparazioni iniettabili
Quali sono le categorie che si vaccineranno per prime?
- Operatori sanitari e sociosanitari
- Residenti e personale delle residenze per anziani (RSA)
- Persone di età avanzata
Quali sono le principali reazioni avverse osservate?
Le principali reazioni avverse sono state osservate e risolte entro pochi giorni dalla somministrazione del virus, e sono state in genere di entità lieve o moderata. Tra queste dolore e gonfiore nel sito di iniezione, mal di testa, dolore ai muscoli e articolazioni, febbre, arrossamento nel sito di iniezione. Prurito, ingrossamento linfonodi, sensazione di malessere e difficoltà ad addormentarsi sono stati effetti non comuni, che hanno interessato l’1% degli interessati. Qualora venisse sviluppata una reazione avversa segnalarla al proprio medico di famiglia, alla propria ASL o tramite il sito AIFA compilando l’apposito modulo.
Qual’è il grado di protezione che fornisce il vaccino?
Secondo i dati dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, la protezione vaccinale è superiore al 90% sette giorni dopo la seconda vaccinazione.
Non è ancora possibile farsi un’idea della durata della protezione di questi vaccini. Infatti, è possibile che l’efficacia dei vaccini messaggeri contro l’RNA possa rimanere molto elevata (95%) per anni, o possa diminuire dopo 3-4 mesi e poi stabilizzarsi, o possa diminuire continuamente. Non si può quindi ancora escludere che la vaccinazione periodica (annuale?) sia necessaria per le persone a rischio, come nel caso dell’influenza.
Il tempo per formulare il vaccino è stato troppo breve?
No, ed ecco in questa tabella perchè
Fonti:
[AIFA, PulseMed]