Per la salute del cuore: attenzione al colesterolo!
Le dislipidemie sono alterazioni che potrebbero esserci a livello dei lipidi circolanti, ovvero a livello del colesterolo totale, del colesterolo HDL e LDL e a livello dei trigliceridi.
Colesterolo buono e cattivo: che differenza c’è?
Innanzitutto, il colesterolo non è tutto “cattivo”. Esso rappresenta una componente essenziale delle membrane cellulari, è necessario per produzione di ormoni steroidei e nella composizione della barriera epidermica.
Al contrario di quanto si possa pensare, solo una piccola parte viene introdotto con la dieta, la maggior parte infatti è prodotto dal nostro organismo. Anche questo processo, però, è influenzato dall’alimentazione.
Circola nel sangue in due direzioni: una parte, il colesterolo LDL, scorre verso la periferia, per distribuirsi ai tessuti, e una parte più piccola, il colesterolo HDL, va verso il fegato e preleva dai tessuti il colesterolo in eccesso per eliminarlo.
Il colesterolo LDL deve essere sufficiente a svolgere le funzioni richieste dall’organismo ma, se in eccesso, c’è il rischio che si depositi lungo i vasi sanguigni e li ostruisca, impedendo il circolo e la corretta ossigenazione dei tessuti.
Questo è il motivo per cui elevati livelli di colesterolo, totale e LDL in particolare, determinano un aumentato rischio cardiovascolare.
Ma quali sono i valori soglia raccomandati?
Per quanto riguarda il colesterolo HDL, i valori consigliati devono rimanere > 40 mg/dL nell’uomo e > 50 mg/dL nella donna. Il colesterolo LDL invece deve rimanere < 100 mg/dL. Questi valori possono essere più bassi a seconda del rischio cardiovascolare, ad esempio se un soggetto ha già patologie o ha avuto eventi cardiovascolari pregressi.
Il livello del colesterolo totale si ritiene nella norma quando è < 190 mg/dL.
I trigliceridi invece?
Si tratta di lipidi che provengono principalmente dalla nostra dieta. La loro funzione è quella di fungere da importante riserva energetica e per questo motivo vengono immagazzinati nel tessuto adiposo, di sostegno meccanico e di isolamento termico.
Ma sempre entro una certa misura! Il valore soglia raccomandato per un soggetto sano è < 150 mg/dL. L’eccesso si deposita creando ulteriore adiposità e, quindi, sovrappeso. Questa condizione, prima di essere un problema estetico, è un rischio metabolico: altera in diversi modi il metabolismo e sostiene l’infiammazione silente. Il risultato è che vengono favorite le patologie ad elevato rischio cardiovascolare, come diabete e ipertensione arteriosa.
Come possiamo agire per prevenire questo circolo vizioso?
Interveniamo con due armi preziose: un’alimentazione corretta e l’attività fisica!
In particolare, per le dislipidemie, è importante limitare i cibi ricchi di grassi saturi, come carni rosse, carni processate (cioè salumi e insaccati), e formaggi, ma anche alimenti confezionati. Attenzione anche all’eccesso di zuccheri semplici, che favorisce l’adiposità: li troviamo in dolci e cibi ad alto indice glicemico come prodotti raffinati, succhi di frutta e bevande zuccherate.
Vanno privilegiati invece vegetali freschi e di stagione e cereali integrali che, grazie alla fibra, limitano l’assorbimento dei grassi e apportano preziosi antiossidanti, vitamine e minerali.
E poi l’attività fisica che, promuovendo il dispendio di energie, previene il sovrappeso: per un benessere fisico, infatti, ci dev’essere equilibrio tra quanto introduciamo con l’alimentazione e il dispendio energetico.
Infine, anche la Natura ci offre principi funzionali preziosi:
- i fitosteroli, che limitano l’assorbimento del colesterolo dalla dieta;
- il riso rosso fermentato, che funziona come una statina naturale, il farmaco utilizzato per ridurre i valori di colesterolo in circolo bloccandone la produzione nell’organismo
- la berberina, che riduce sia il colesterolo che i trigliceridi.
Non dimentichiamo poi gli Omega3, importantissimi per il benessere cardiovascolare perché riducono i trigliceridi, e per la loro azione antinfiammatoria e antiaggregante piastrinica.